sabato, giugno 24, 2006

Giovedi 10/12:
Ore 9:15 viene la dott.ssa Tamara e trova Viktoria molto meglio, ci fa vedere le sue foto di famiglia, poi esco con lei a comperare un antibiotico che non mi farà pagare dicendomi che è il suo “regalito” per la piccola. Ci dice che ad aprile o a maggio del 1999 verrà in Italia per visitare Roma, Firenze e Pisa, le do il mio numero di cellulare e dell'ufficio, ma lei non chiamerà mai. Oggi ha continuato a nevicare ed io sono di nuovo caduto. Dai tombini escono colonne di fumo, sembra un paesaggio spettrale e quando è tutto imbiancato dalla neve i tombini sono le uniche macchie scure. Alle 11:00 sono andato a fare la spesa nel “centro commerciale” più lontano, ma che è anche il più fornito, ho attirato l'attenzione di molte commesse parlando a gesti e mostrando i soldi sulla mia mano per far prendere quello che serviva. Qualche problema l'ho avuto invece con il “panificio”, dove prima di acquistare sono rimasto ad osservare come funzionava e solo dopo aver visto altre persone, mi sono accorto che bisognava fare uno scontrino da un'altra parte dichiarando cosa si comperava, comunque non mi sono fatto prendere dal panico perchè prima ho detto cosa volevo alla commessa, poi sono andato alla cassa indicando con il dito la signora con la quale avevo parlato e loro si sono chiarite. Tornato al banco con il mio scontrino, mi sono visto infilare dalla signora i tre panini nella mia borsa già piena di tutto (uova, frutta, ecc.) con le mani. Per loro le buste sono un bene prezioso e quasi tutti riciclano quelle che sono costretti a comperare. Le uova mi sono state date in un sacchetta di plastica trasparente, le cassette di cartone della frutta vengono usate come banchetto per vendere i libri. Dappertutto c'è qualcuno che vende per la strada qualcosa, quasi tutto congelato, ho vista una donna tutta imbacuccata che vendeva sul suo piccolo banchetto 6 cipolle, i tranci di pollo vengono venduti a pezzi surgelati non incartati e noi che siamo abituati a vederli nel loro contenitore bianco di polistirolo coperti dalla pellicola trasparente. Stefi, nel frattempo, è rimasta a barattare col giudice la consegna del nostro decreto la sera dell'11° giorno, in cambio di una lettera di invito per l'Italia, probabilmente senza questo non possono uscire dal loro paese. Evviva il comunismo e i paesi liberi. Ho anche incontrato il corvo con un collaboratore e due coppie americane, dal notaio e poi ancora in tribunale, ci aveva detto che era li solo per noi, ancora una volta si è rivelato un gran bugiardo. E' venuto a casa nostra con questo collaboratore dalla faccia poco raccomandabile e ci ha chiesto altri U$ 100,00 per le traduzioni a Kiev, ci ha anche detto che non sarà facile ottenere tutti i documenti per mercoledi e di far intervenire Larissa. Chissà lui cosa ci sta a fare?
Quando Stefania gli parla deve ripetergli le cose almeno tre volte perchè lui capisca. L'odio e' evidente. Quando telefonerà Larissa, Stefi la solleciterà per chiudere tutto entro mercoledi. Telefonerà Fiorella dicendoci che è arrivato Ilario, telefonerà anche Mamma e Annarita per Stefi. Nessuna notizia di Michele (si legge Michelle, la collega di Stefi). Oggi Vicky è stata piuttosto agitata e quando siamo andati a farle fare la foto per il passaporto è scoppiata a piangere, ha pianto più volte e ci ha fatti arrabbiare. Stefi l'ha sgridata e le ha anche dato una sberla a cena perchè non voleva mangiare i pomodori con le carote, lei questa volta non ha pianto, ha continuato a mangiare, ma si è fatta venire un conato, crediamo che sia molto furba. Intanto le stiamo insegnando a dare i bacini.





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