sabato, giugno 24, 2006

Giovedi 17/12:
Arriviamo al Consolato alle 9:00 ci aspetterà una fila di tre ore, quando entriamo iniziano le difficoltà, perchè non ci sono i documenti tradotti, notarizzati e cuciti agli originali, questo vuole la burocrazia. Anche questa volta Alexander ci ha fregati. Dobbiamo correre a casa di una traduttrice diplomata a 20 minuti di macchina da Kiev, che si affretta a ritradurre tutti i documenti in 2 ore per U$ 15 (alexander ce ne aveva chiesti 100), poi telefona ad una Notaia statale perchè ci aspetti fino alle 17:00 per autenticarci e cucirci tutti i documenti. Di nuovo al consolato italiano, ma ancora una volta mancano le fotocopie autenticate, il funzionario del consolato ci dice di farle l'indomani mattina, lui ci farà entrare a fare i visti, dobbiamo solo sperare che sia così. Alexander viene con noi in albergo e cerca di farsi pagare una notte di albergo, ma io sbotto e comincio a dirgli tutto quello che penso, non voglio assolutamente pagare altro per i suoi errori, che mi ha fatto pagare le traduzioni quando gli avevo dato già 100 U$ e che tutto ciò che transita per lui è molto costoso, lui si difende un po', poi cerca di farmi telefonare a Larissa, infine cede e se ne va dicendomi che ci vedremo l'indomani alle 8:30. Telefoniamo a Larissa, la informiamo e lei ci dice che lo licenzierà la sera stessa.





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