sabato, giugno 24, 2006

Martedi 15/12:
Sveglia ore 6:30, vengono Galina e Sasha a salutarci, poi con Alex ed Igor, un suo amico che ha una Saab, andiamo prima all'Anagrafe a riportare una copia che mancava ieri, poi dalla Pedrovna a prendere la lista degli aiuti per i bambini ed infine al posto di polizia per ritirare i documenti che serviranno per il passaporto di Vicky. Si va a Doniesk a legalizzare il certificato di nascita, Stefi sale nell'ufficio con Alex, io rimango in auto con Igor e Viktoria, ma dopo pochi minuti riscende ed è su tutte le furie, le hanno detto che non c'è la funzionaria per firmare l'atto e che vive in un paese a 30 km. Decidiamo che lei vada all'ufficio passaporti e si fa scrivere in russo su un foglietto ciò di cui ha bisogno ed io vado con gli altri duea cercare questa donna. Impieghiamo circa un'ora, poi telefono a Stefi che mi conferma di aver preso i passaporti, per fortuna qui i cellulari funzionano.Siamo riusciti a fare tutto ormai non ci speravo più. andiamo all'aereoporto, dove mangiamo qualcosa insieme ai nostri accompagnatori, poi gli paghiamo i loro onorari e li congediamo. L'aereo ci impiegherà quasi due ore per arrivare a Kiev, lì c'è il bastardo che ci aspetta con un taxi Volvo 740 che ci salasserà chiedendoci prima U$ 20, poi ci facciamo accompagnare 1 km. oltre per chiedere i prezzi di un altro albergo, e già sono diventati U$ 25, poi torniamo indietro di un altro km. e diventeranno 30, sembra che riusciamo ad attirare come calamite tutti i bastardi che ci sono in Ucraina. Dopo 5 min. con Alexander riusciamo ad arrabiarci di nuovo, Stefi lo tempesta più volte della stessa domanda e lui cerca sempre di eluderla, in pratica ancora una volta non ha fatto ciò che gli avevamo chiesto. Ci porta in un albergo molto costoso, spendiamo U$ 300 per una notte e non ci danno nemmeno un terzo letto per la bambina, ma ci consigliano di unire i due letti. Domani ne cercheremo un altro. Litighiamo ancora un po' in stanza con Alexander, telefoniamo a Larissa e le lasciamo un messaggio di richiamarci. Andiamo a cena in albergo con “the bastard” poi ritorniamo in stanza, lui sempre dietro, ci chiama Larissa, parla a lungo con lui, a Stefi dirà che ci richiamerà più tardi quando lui se ne sarà andato. Alexander chiama subito un conoscente di Larissa al Ministero degli Affari Esteri e sembra che entro domani mattina si riesca ad ottenere tutte le legalizzazioni. Lo speriamo, ci rimangono solo due giorni. Ci richiamerà Larissa e ci dirà di stare tranquilli, di dare ad Alexander altri U$ 150 che ci verranno rimborsati da lei, non si sa quando.





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