sabato, giugno 24, 2006

Mercoledi 2/12:
Ci alziamo un po' più tardi. Oggi la temperatura è -13° e c'è un po' di sole, serve a sciogliere il ghiaccio sui marciapiedi. Ore 10:00 ci telefona Ed, il fax è finalmente arrivato con un giorno ed un ora di ritardo. Alle 10:30 Ed ci viene a prendere con lo stesso tassista del giorno prima, un uomo sulla sessantina con la faccia simpatica. Andiamo subito al Tribunale per consegnare i documenti. E' panico! Il giudice decide di spostarci l'udienza al lunedi 7/12, rischiamo di ripartire sotto Natale, ma avremmo dovuto portargli i documenti il giorno prima. Comincio a nutrire sentimenti devastanti nei confronti del corvo, ho anche l'impulso di mandare tutti a quel paese e tornarmene in Italia. Il nostro interprete insiste con decisione e garbo, il giudice dice che rischia una multa, ma visto che siamo stranieri ospiti nella sua terra... accetta e ci fissa l'appuntamento il venerdi 4 alle 8:30. Ma non è finita dobbiamo portare un documento al Dipartimento e pagare una tassa per l'udienza.
Il taxi ci riporta al Dipartimento, sono le 11:15, ma non troviamo né Natalia Pedrovna, né Svetlana Anatolievna che ci dicono tornerà dopo le 13:00. E' un continuo alternarsi di alti e bassi di umore, sentimenti che si accavallano con la rabbia, la gioia, la delusione e lo sconforto che prende a chi si sente impotente in questi casi. Andiamo in banca, cerchiamo di ottimizzare i tempi quando sappiamo in anticipo cosa fare, il nostro interprete perde 15 min. A farsi spiegare in maniera corretta come riempire la ricevuta di versamento per il tribunale. Ci fermiamo in una specie di bar a prenderci i caffè che ci vengono serviti in tre tazze di diverse dimensioni tutte sbeccate e la mia è anche sporca sul fondo.
Ore 12:00 siamo da Anatoly, ci sono altre novità sconcertanti, forse servono altri documenti per la bambina, lui fa molte telefonate, ma non trova le persone competenti, che strano, e tutti si passano la palla senza rispondere correttamente. Viktoria dorme, la lasciamo riposare. Anatoly ci dice che dovrebbe esserci una donna che conosce le procedure e dovrebbe sapere quali documenti servono esattamente, ma arriva dopo le 13:00. Aspettiamo, alle 13:05 Romanov le ritelefona, ma lei non è ancora arrivata. Riprendiamo il taxi e torniamo al Dipartimento, questa volta troviamo Svetlana e sembra che i documenti siano a posto. Il taxi ci riporta all'Orfanotrofio, finalmente Viktoria si è svegliata, gioca con noi è più tranquilla, sembra che inizi a riconoscerci. I 30 min. con lei volano, quando viene la moglie di Anatoly a riprenderla lei non vuole andar via, le prometterà una torta. Il Direttore ci dice che forse non occorre andare a Doniesk due volte, un'ora di macchina da li, perchè una donna che lavora all'Ufficio Passaporti di Kramatorsk potrebbe aiutarci. Lo speriamo. Ore 16:00 viene a prendermi Sasha insieme a Nikita, mi portano con il filobus nella palestra dove insegna e passo 2,5h a seguire i loro allenamenti, seduto su una sedia con il cappotto addosso per il gran freddo. Mi sento un osservatore straniero venuto a scegliere le giovani promesse. Ore 19:00 sono a casa, ci cuciniamo del sugo con pancetta, carote, cipolla e pomodori freschi, siamo ritornati sulla dieta mediterranea.
Oggi hanno telefonato Marco, Annarita, mamma, Ilario e Er Cich rigorosamente sempre a scrocco. Aspettiamo la solita telefonata di Larissa. Ha telefonato Luciano e mi ha fatto un piacere immenso, non me lo aspettavo. Larissa non ha telefonato.





<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?