sabato, giugno 24, 2006

Venerdi 4/12:
Ore 8:00 Ed è venuto a prenderci per andare in Tribunale, siamo un po' in anticipo, ma è per fare bella figura. Arrivano Svetlana ed il legale dell'Orfanotrofio, si comincia. Il giudice ci fa alzare a turno e ci fa delle domande, se abbiamo sufficienti mezzi economici per adottare, perchè abbiamo scelto l'Ucraina, se siamo a conoscenza della situazione clinica della bambina e se conosciamo i nostri doveri verso lo Stato Ucraino. Poi a turno chiede alla rappresentante del dipartimento dell'educazione e a quello dell'Orfanotrofio se hanno qualcosa in contrario sull'adozione. Il tutto dura circa 1 ora. Poi si ritira per decidere e dopo 5 minuti ci richiama tutti nella sua stanza per darci il suo assenso. Gli regaliamo un libro su Roma e qualcos'altro alla sua segretaria. Ci ringraziano sorridenti: “SPASIBA!”
Si va da Anatoly che telefona alla Signora Tatiana dell'Ufficio Passaporti, ma prima bisognerà andare da Pavel all'Ufficio di Polizia. L'ufficiale di Polizia di Kramatorsk vuole vedere tutta la documentazione e comincia a trovare inesattezze, da Ed ci farà chiedere una fotocopiatrice come regalo per chiudere un occhio, fingiamo di non capire. Finalmente ci scarica dalla Signora Tatiana che ci conduce in un altro ufficio dove c'è un altro impiegato che non ci da confidenza. Finalmente ci dicono quali documenti bisogna fare senza dover andare 2 volte a Doniesk. I tempi di attesa si sono allungati di un giorno, in quanto potremmo avere la sentenza definitiva solo l'11° giorno anziché il 10°. Nuove corse ci aspettano. Torniamo in centro ed il tassista ci porta ad acquistare una scatola di cioccolatini che portiamo insieme ad un altro regalo alle correttissime e gentilissime Natalia e Svetlana. Nello stesso edificio Ed ci consiglia un negozio conveniente per acquistare il televisore da regalare all'Orfanotrofio, cosa che facciamo immediatamente.
Il Direttore ci farà una gran cerimonia davanti a molte impiegate e medici, direttamente nel reparto dove viene tenuta Viktoria. Ce la vestono e ci fanno consegnare a casa un lettino box dove poterla far dormire. Anatoly è sempre gentile, gli diamo alcune cartoline con foto del Vaticano a 360° e regaliamo un foulard di seta alla moglie che è anche la fisioterapista dei bambini.
Siamo a casa, cucino del sugo all'amatriciana e faccio gli spaghetti per Ed e per noi, ma con noi c'è finalmente Vicky. Cominciamo a farla giocare, lei ride, ride finchè si blocca, mi guarda e vedo scorrerle lungo le calze ed i vestiti una quantità industriale di pipì, credo che fosse la pipì di un mese. Mi lancio su di lei la tiro via dal tappeto, ma lei continua, chiamo Stefi, sono nel panico più totale, sembro caduto nelle sabbie mobili, non so cosa fare. Per fortuna arrivano i pompieri, no mia moglie, che la prende e la porta in bagno dove c'è il suo vasetto, e lì finalmente si placa. Un odore nauseabondo comincia a pervadere la stanza, ma lei continua a giocare dentro il suo vasetto con l'aria felice. Passiamo a questo punto all'operazione più difficile, IL BAGNETTO. L'acqua calda le piace e se la mette dappertutto. Iniziano nel frattempo le telefonate di Fiorella, Sasha, Helena, Claudio. Io rimango sempre paralizzato con Vicky avvolta nel mio asciugamano. Mi devo togliere il maglione e rimango con la maglietta a mezze maniche, perchè sono sudatissimo.
Passiamo il pomeriggio a giocare con lei, ci dimentichiamo di farla mangiare e dormire agli orari prestabiliti e lei si fa di nuovo tutto addosso. La rispogliamo, rilaviamo, rincremiamo e rivestiamo. Siamo esausti. Oggi in nostra assenza è venuta Galina ed il WC sembra nuovo. Vicky continua a parlare a monosillabe, ha già detto Mamma e Papà e per noi è come se avesse tenuto il discorso dei 18 anni. Una nota di colore, gli Ucraini mangiano spesso pietanze a base di aglio e cipolla ed il loro fiato fa sparire qualsia insetto gli giri intorno, si respira lo stesso odore nei taxi, anche la nostra Viktoria aveva lo stesso olezzo quando l'ho presa in braccio per portarla via dall'istituto ed ho fatto fatica a rimanere in piedi.
Oggi è nevicato molto, però fa meno freddo del solito. Le strade sono tutte buie e la poca luce che si vede, arriva dalle finestre di case private che illuminano un po' dove camminare.





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